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Basilica di San Domenico
Piazza San Domenico
La Basilica di San Domenico sorge nel luogo in cui si trovava l’antico monastero di San Nicolò delle Vigne, luogo dove morì e fu sepolto, nel 1221, San Domenico di Guzman, fondatore dell’ordine domenicano. La presenza dell’illustre frate e l’alto afflusso di pellegrino, comportò la necessità di edificare in tempi brevi una chiesa che fosse degna del suo ospite. I lavori partirono nel 1228 e finirono attorno al 1240, mentre la consacrazione avvenne il 17 ottobre 1251 alla presenza di Papa Innocenza IV, diciassette anni dopo la canonizzazione di Domenico.
Il corpo del santo fu ben presto traslato all’interno del monumento a lui dedicato, l’Arca di San Domenico, straordinario sepolcreto marmoreo, cominciato da Nicola Pisano nel 1267 e proseguita per un arco di cinque secoli, con contributi di artisti quali Arnolfo di Cambio, Niccolò Dell’Arca e Michelangelo.
L’importanza della basilica è testimoniata anche dall’alto numero di opere al suo interno, realizzate dagli artisti più in voga nei rispettivi periodi. Nel 1251, con la consacrazione della basilica, fu innalzato anche il celeberrimo Crocifisso di Giunta Pisano, modello per tutte le successive rappresentazioni del genere fino al Rinascimento. La Cappella di San Domenico, progettata nel XVI secolo da Floriano Ambrosini, ospita, oltre la già citata arca, il San Domenico in gloria di Guido Reni; altre opere degne di nota sono lo Sposalizio della Vergine di Filippino Lippi, e il San Tommaso d’Aquino del Guercino.
La basilica subì molti rimaneggiamenti nel corso dei secoli. L’attuale disposizione fu elaborata da Carlo Francesco Dotti nella prima metà del Settecento. Dalla navata destra si accede al chiostro dei mostri, ottimo punto d’osservazione per il campanile medievale.

