Questo piccolo museo è in realtà un importante contenitore di reperti della vita medievale bolognese, con opere che spaziano dal periodo longobardo fino al XVII secolo, con aggiunte tre importanti raccolte cittadine: quella del marchese Cospi, quella di armi orientali di generale Marsili e infine il fondo Palagi.
Di particolare rilevanza sono i monumenti funebri dei professori dell’Università bolognese, scolpiti nell’atto dell’insegnamento, come da tradizione per le principali città universitarie medievali italiane.
Di assoluto rilievo è la scultura in bronzo e rame di Bonificio VIII, uno dei massimi raggiungimenti dell’oreficeria senese, eseguito dal senese Manno Bandini nel 1301 come ringraziamento al Papa, da parte dei bolognesi, per il suo impegno nel far terminare la guerra tra Ferrara e Bologna.
Completano la collezioni manufatti di alto livello sia tecnico sia qualitativo (come lo stocco di Ludovico Bentivoglio), oltre a una collezione di sculture bronzee eseguite a Bologna tra Rinascimento e Barocco, alcune delle quali di particolare rilievo come lo studio per la statua del Nettuno e il San Michele Arcangelo dell’Algarvi.