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BOLOGNA
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Cattedrale di San Pietro

via indipendenza 7

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Al contrario di quanto si possa immaginare, la vera Cattedrale di Bologna non è San Petronio ma la Chiesa di San Pietro, sulla via Indipendenza. Vero fulcro della vita religiosa bolognese in quanto sede vescovile, rappresenta da sempre il potere ecclesiastico cittadino, in opposizione a quello laico proprio di San Petronio.
La Cattedrale si presenta maestosa con la sua elevata altezza e gli ampi spazi pienamente decorati, tuttavia si ha la sensazione di un edificio disarmonico e poco accogliente, a causa delle continue aggiunte operate nei secoli senza una reale visione organica del progetto.
La chiesa originaria fu edificata attorno all’anno 1000, ma un grosso incendio nel 1141 la distrusse completamente, costringendo così i bolognesi a costruirne una nuova, consacrata nel 1184, a sua volta danneggiata da un terremoto avvenuto poco dopo.
Più volte rimaneggiata nel corso dei secoli, nel 1575 fu ristrutturata in maniera così radicale da Domenico Tibaldi, che ne conseguì il crollo delle volte 1599, e la necessità di riedificarla. I nuovi lavori furono affidati a inizio ‘600 a Floriano Ambrosini, mentre la facciata fu completata solo nel 1747 da Alfonso Torregiani.
Della chiesa originaria non rimane più niente. La parte più antica sono i battisteri romanici all’interno, mentre il campanile risale al XII secolo.
All’interno della Cattedrale sono due gli elementi artistici di grande rilievo: si tratta del gruppo in terracotta della Pietà di Alfonso Lombardi, datata 1522, e soprattutto la Crocifissione di San Pietro, posta dietro l’altare, raro gruppo scultoreo ligneo risalente al XII secolo.

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