Contenuto principale
Palazzo Zagnoni-Spada
via Castiglione 25-27
Le origini di questo edificio su via Castiglione risalgono agli inizi del ‘400, quando fu la residenza di un ramo cadetto della famiglia senatoria Ariosti. Nonostante più ristrutturazioni, rimase un palazzo piuttosto modesto, fino almeno ai grandi lavori eseguiti nel corso del Settecento.
Nel 1706 fu acquistato da Giuseppe Maria Zagnoni, il quale avviò una grande campagna di lavori riguardante anche le altre proprietà affacciate sulla via. Nel 1756 suo figlio, il marchese Antonio, ottenne il permesso di ricostruire la facciata, eliminando i pilastrini in legno, sostituendoli con un elegante portico in pietra. I lavori, presieduti dall’architetto Francesco Tadolini, proseguirono fino al 1764, su iniziativa di Giuseppe Zagnoni, figlio di Antonio. Con l’avventura napoleonica, il palazzo ospitò il direttorio della Repubblica Cisalpina, prima di essere venduto a Giuseppe Spada Veralli nel 1802. Nel 1927 il palazzo passò al Circolo della Caccia, attuale proprietario.
Al suo interno si conservano gli affreschi nella sala da bagno con divinità marina di Girolamo dal Pane (XIX secolo). Nella scala piccola, al numero 27, si trova l’Apollo e Dafne di Angelo Gabriello Piò (1720), autore anche della Flora nel cortile grande, al n. 25 (1720). Gli altri ambienti affrescati sono di Giuseppe Badiali e Giuseppe Manfredini, oltre a sculture di Massimiliano Putti.
