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Bologna Turrita
Uno degli appellativi spesso riferiti alla città di Bologna è quello di turrita, ovvero piena di torri. Nonostante oggi siano rimaste soltanto una ventina di costruzioni del genere in città, in pieno Medioevo il numero delle torre superava le 200 unità, rendendo il panorama della città unico all’interno dell’Italia medievale, capace di affascinare tutti i visitatori.
Con l’esplosione demografica avvenuta a Bologna tra la fine del XI e l’inizio del XII secolo, dovuto a due importanti concessioni quali la fondazione dell’università (1088) e la fondazione del Comune (1116), la città vide il fiorire di una gran quantità di torri e casetorri, costruiti dalle principali famiglie nobiliari e mercantili. Frequenti erano le scaramucce e le battaglie tra queste famiglie, spesso in aperta rivalità tra loro, e le torri avevano la funzione sia difensiva, sia offensiva; inoltre, la sempre maggiore altezza rivelava l’importanza e il prestigio di ogni famiglia, che facevano a gara per alzare sempre di più le proprie torri.
Questa ricerca dell’altezza fu motivo di grave preoccupazione per il Comune, che arrivò a decretare un limite all’altezza e l’obbligo a scapitozzare le torri già esistenti.
Con l’introduzione della armi da fuoco, scomparve l’uso di torri come strumenti di difesa, ritenute inutile e addirittura dannose in caso di conflitto.
