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I portici
Simbolo universale della città di Bologna, i portici si estendono per un totale di 38 km all’interno del centro storico, che diventano 53km se si considerano anche quelli all’esterno del vecchio tracciato delle mura, per quella che è una delle più lunghe passeggiate coperte del mondo.
L’origine dei portici risale al medioevo, quando per motivi pratici si iniziò a coprire le strette strade della città per poter estendere le abitazioni sopra di esse, nel tentativo di occupare il suolo pubblico il meno possibile, allora considerato bene prezioso in quanto lo spazio, all’interno delle anguste mura, era molto poco. Per questo motivo, i portici sono considerati privati in quanto estensione dell’abitazione soprastante.
I portici si distendono per tutto il centro storico, sia lungo le vie nobiliari che in quelle più povere, e sono dei più diversi materiali e stili architettonici: ci sono i portici in legno, spesso quelli più antichi e di origine medievale, quelli in mattoni tipici del periodo rinascimentale, oppure in muratura; possono sorreggersi su colonne con capitelli a fogliami, su massicci pilastri, o su esili colonnette, in più mostrano spesso pavimentature elaborate, spesso molto ben tenute, grazie all’incessante manutenzione dei cittadini stessi.
Alcune curiosità: il portico più largo è quello attiguo alla Basilica di Santa Maria dei Servi, di cui forma il quadriporticato; quello più stretto è in via Senzanome, largo appena 95 cm; quello più alto, invece, è in via Altabella, raggiunge i 10m ed appartiene all’Arcidiocesi di Bologna; quello più lungo, invece, è il portico di San Luca, 3796 metri suddivisi in 666 arcate.
