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Basilica di Santa Maria dei Servi
Strada Maggiore 43
Fondata nel 1346 per l’ordine dei Servi di Maria, la chiesa accoglie i visitatori con un elegante quadriportico, caratterizzato da colonne esili e aggraziate, cingente la facciata spoglie e dalle acute forme geometriche.
L’interno, in forme gotiche, è diviso in tre navate, scandite da massicci pilastri ottagonali, da cui si stendono le vistose costolonature che ben delineane le forme delle volte a crociera.
La chiesa ospita una delle opere più importante del Duecento italiano, la Maestà, purtroppo in stato di conservazione non ottimale, la cui paternità fu spesso dibattuta in passato, ma che ormai i critici sono concordi ad attribuirla al fiorentino Cimabue. Seduta su un trono marmoreo finemente intarsiato, la Vergine osserva malinconica lo spettatore, mentre il Bambino, con un movimento tanto energico quanto colmo di tenerezza, ne accarezza il collo cercando il contatto con lei.
Nelle pareti è possibile inoltre vedere qualche lacerto d’affresco ad opera di Vitale da Bologna, Lippo di Dalmasio e dell’autore cinquecentesco Innocenzo da Imola. Da segnalare inoltre un Padre eterno del Guercino, una Madonna col Bambino di Giovanni da Modena e un San Carlo Borromeo e angeli di Guido Reni. Sempre di Guido Reni è un affresco che leggenda vuole essere stato dipinto in una sola notte alla luce di una candela.
